Italianità in Essenza. La mia mostra in occasione del Festival della Fotografia Europea di Reggio Emilia, dal 6 al 15 maggio 2011

Italia nel Tricolore: la Moda, la Morale, l’Epoca, la Passione
La collezione è formata da quattro foto principali di grande formato che sintetizzano secondo la mia visione ciascuno dei temi nominati.
Come nella prima foto, la Moda-screpolature: giocando con la policromia del tricolore, attraverso immagini descrittive, si vuole ricordare l’eccellenza nella moda italiana nei tessuti: il cashmere di Biella, il cuoio della Toscana, il cotone. Nello stesso tempo, esaltando la rugosità e la aridità della mano in primo piano, si vuole alludere alla grande fatica e all’impegno di tanti operatori, anche artigiani ed operai, non solo imprenditori e stilisti, che portano avanti questo modello italiano.
Nella foto che rappresenta la Morale-ricamo, si nota una lunga bandiera in primo piano, che non si trova in commercio, perché talmente grande che è stata composta con tre stoffe sfuse, ancora da cucire insieme. Appunto : “cucire insieme”. E la sequenza dei colori? Cambia l’ordine degli addendi ma il risultato non cambia. I personaggi non sono identificabili soggettivamente ma, nella loro caratterizzazione universale ed oggettiva di “stranieri”, riportano al concetto di integrazione tra razze e popoli nella società moderna. La foto esemplifica la morale che, lontano dal concetto di Etica di Stato, si focalizza su un approccio individuale e non solo istituzionale ai valori della convivenza. Vivendo la condizione di immigrato in Argentina, ne parlo con cognizione di causa.
Nella terza foto, l’Epoca-gradiente: il marmo è il protagonista del tricolore. Esso appartiene a tutte le epoche: dalla civiltà romana, al rinascimento, al neoclassicismo, al fascismo. Non importa quale marmo sia, quello che importa è che sia un gradino, un pezzo di pietra che ha come segni gli squarci del tempo, gli infiniti passi che lo hanno scalato. Un’Italia che nasce da lontano, vive la sua Epoca ma è sofferta e sofferente con le sue rughe profonde… Un’Italia che avanza.

E come nelle migliori tradizioni, l’autore (io), il giorno dopo aver scattato la sua foto, mangiato un bacio Perugina trova la frase perfetta: “La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca” (B. Graciàn). Un popolo latino, passionale, romantico, appassionato.
Fenix , l’Argentina che rinasce , L’immigrazione italiana e l’essenza autoctona del popolo argentino
La prima foto del progetto, l’unica in bianco e nero, ed esposta anche a Reggio Emilia, é stata scattata nel Cimitero della Recoleta. Una vecchia tomba deteriorata e decadente ha un cancello a sbarre pieno di ragnatele che costituiscono una prova del grado di abbandono. Questa immagine suggerisce l’allegoria della ricerca: la morte, l’oscurità e la decadenza convivono con le ragnatele, simbolo della forza di volontà del ragno nel suo continuo sforzo di ricerca di prede, di crescita, di sviluppo. La ragnatela, in realtà, non é morte ma, al contrario, simbolo di vita e vitalità del ragno.
Le altre foto, in successione, mostrano eventi e testimonianze della rinascita argentina, rappresentata nel progetto Fenix:
LA VITALITA’, LA SENSUALITA’, LA SPIRITUALITA’,LA RELIGIOSITA’, LA DIGNITA’, LA MEMORIA, LA PASSSIONE, I VINCOLI, L’AUDACIA, L’EMOTIVITA’, LA FURBIZIA, LA CREATIVITA’, LA FLESSIBILITA’, LA CULTURA.
Nel tentativo di descrivere l’ Argentina con uno sguardo attento all’interpretazione della sua cultura, ho viaggiato, fotografato, incontrato gente, mi sono mescolato nella folla, nelle processioni, nelle manifestazioni. In qualche occasione, ho avuto accesso al palco dei comizi di Plaza de Mayo, alla pista del carnevale di Gualeguaychù e al rodeo di Lobos, per avere l’opportunità di stare a pochi centimetri dai protagonisti. Mi sono travestito da suonatore di tamburo per nascondere la macchina fotografica ed entrare, complice la tifoseria, che mi ospitava, alla curva dello stadio. Esperienze intense e realistiche, che hanno stimolato la mia creatività e il mio stile.
Italianità in Essenza, mostra fotografica di Andrea Bugno
presso NoFrame Gallery, via San Pietro Martire, 11 – Reggio Emilia
Inaugurazione, sabato 7 maggio 2011 ore 19.00